Si è svolto ieri il convegno organizzato anche da questa Camera Penale dal titolo “Spes contra spem”.
Chiunque vi ha preso parte certamente si sarà fatto un proprio giudizio.
Per cho non lo abbia fatto sappia che potrà ascoltare i dibattito successivo dal link di “radio radicale” non appena verrà scaricato.
Quel che, tuttavia, vorrei esprimere è il fatto che si è trattato di una occasione di riflessione assolutamente insostituibile che pone rimedio alle metodiche ormai fin troppo”aride” riconnesse allo svolgimento dell’attività professionale.
La proiezione del film (veramente toccante) ha disvelato il lato umano di tutta una serie di vicende detentive che spesso l’Avvocato penalista non considera, o considera poco; vicende che altrettanto spesso non trovano alcun riconoscimento di sorta nella sede processuale.
Il dibattito che ne è seguito è stato ancor più proficuo. Da una parte, il contributo di coloro che avevano preso parte alla realizzazione del film (gli amici radicali) e, ancor prima, ai programmi di reinserimento di coloro che sono condannati alla pena dell’ergastolo ostativo; dall’altra parte un confronto schietto ed aperto tra tutti i soggetti convenuti (avvocati, autorità, magistrati) sul rapporto atavicamente controverso tra meccanismi legislativi eccessivamente ingessati e le vicende umane che, per loro natura, sono così multiformi e complesse da necessitare di un adattamento ad opera del giudice.
Riteniamo, dunque, che sia stata una insostituibile occasione per confrontarsi su un tema assolutamente delicato partendo dai risvolti prettamente umani e finendo, poi, alle ricadute di carattere giuridico, interpretativo, e di politica legislativa generalmente intesa.
Nel ringraziare tutti coloro che vi hanno preso parte (chi ha realizzato e proiettato il film, chi ha preso parte intervenendo al dibattito e chi semplicemente ha ascoltato ciò che si diceva facendosi un’opinione) ritengo che sia trattato di una occasione di confronto assolutamente preziosa che certamente dovrà essere ripetuta per consentire di arricchire ulteriormente il bagaglio culturale ed umano dell’Avvocato penalista … ed anche di chi avvocato penalista non è!