“Eliminazione dell’abbreviato per i reati da ergastolo, disciplina della legittima difesa connotata da finalità esclusivamente propagandistiche, drammaticità della violenza di genere senza nessuna altra risposta che l’inasprimento ossessivo delle pene fino alla idea barbarica della castrazione chimica, “spazzacorrotti” e irresponsabile mancata previsione di una normativa intertemporale per la sospensione della esecuzione delle pene comprese entro i quattro anni per i reati commessi prima dell’entrata in vigore della nuova legge, “decreto sicurezza” quale strumento di acutizzazione di contraddizioni sociali, condizione del carcere che ha raggiunto nuovamente allarmanti livelli di drammaticità, sostanziale abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado quale vulnus intollerabile nel nostro sistema penale. L’UCPI, considerato che non sia più procrastinabile la esigenza di dare nel paese un forte segnale di allarme per questa sconsiderata, ossessiva gara alla promulgazione di norme sempre più eclatantemente connotate da una idea iperbolica e simbolica del più cupo e cinico populismo giustizialista, delibera l’astensione delle udienze per i giorni 8, 9 e 10 maggio“.
Sono queste, in estrema sintesi, le ragioni addotte dalla Giunta della UCPI a sostegno della indizione di tre giornate di astensione per i prossimi 8, 9 e 10 maggio.
Dunque, non una specifica ragione ma una condizione sistemica di abbrutimento del nostro sistema democratico (tanto nella legislazione quanto nella giurisdizione) che rende necessaria una presa di posizione ferma che consenta di riflettere su quanto di grave stia accadendo sotto i nostri occhi.
Proprio per queste ragioni la Camera Penale ha deciso che, oltre alla astensione, si renda necessaria una effettiva riflessione sui temi prospettati.
Invitiamo, dunque, chiunque ne sia interessato ad approntare delle riflessioni su queste tematiche.
Vi faremo conoscere a breve tempi e modalità di esplicitazione.