UCPI: riaffermare la centralità del ruolo del difensore nel processo.
Nei prossimi due giorni gli avvocati penalisti calabresi si asterranno dalla partecipazione alle udienze e dalle altre attività difensive presso le Corti e i Tribunali dei loro distretti.
La macchina della giustizia penale versa da tempo in profonda crisi; la stagione del giustizialismo e della legislazione populista ha profondamente segnato il clima culturale intorno al processo ed ha determinato il concreto ridursi delle garanzie difensive. L’Unione delle Camere Penali Italiane è impegnata, con le proprie iniziative, denunce e proposte, a contrastare tale deriva e a contribuire all’affermarsi dei principi del diritto penale liberale e del giusto processo.
Eppure vi è una specificità negativa della condizione della giustizia penale in Calabria, dove la macchina dei procedimenti affidati alle regole del doppio binario enfatizza sempre più il “risultato investigativo” a discapito delle regole che presidiano la formazione della prova nel contraddittorio. Il ruolo del difensore è relegato a quello di “ostacolo” all’esercizio della giustizia penale.
Il retaggio del processo inquisitorio sta ormai soverchiando la corretta applicazione dei principi di diritto dello stato costituzionale, attraverso la strumentalizzazione dei media, l’evidente abuso del ricorso alle conferenze stampa, la carcerazione preventiva vista non più come extrema ratio bensì come primo strumento cautelare cui fare ricorso, in spregio alle regole della nostra Costituzione che sancisce la libertà personale quale diritto fondamentale, l’incredibile crescendo degli errori giudiziari e delle istanze – accolte – di riparazione per ingiusta detenzione.
Queste le ragioni, oltre alle circostanziate denunce, che hanno determinato il Coordinamento delle Camere Penali Calabresi, costituito dalle Camere territoriali di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Palmi, Rossano, Castrovillari, Lamezia Terme, Locri e Paola a proclamare l’astensione dalle udienze nonché l’organizzazione di iniziative politiche sull’intero territorio calabrese per i giorni 14 e 15 luglio 2022.
Alcuni esponenti della Magistratura associata hanno inteso attribuire alla protesta il carattere di critica generalizzata della giurisdizione, che avrebbe lo scopo di delegittimare la funzione giudiziaria agli occhi dell’opinione pubblica. Tale posizione, peraltro assolutamente minoritaria, merita una ferma risposta che ribadisca come l’intendimento degli avvocati penalisti sia quello di denunziare l’erosione dei diritti e difendere le regole del processo, per come consacrate nella Costituzione. L’inusitato attacco alla iniziativa dei penalisti calabresi denota arroccamento e indisponibilità al dialogo e al confronto.
La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane
esprime
la propria convinta adesione alla denuncia e alla protesta delle Camere Penali dei distretti della Calabria e parteciperà alla manifestazione che si terrà in Lamezia Terme il 14 luglio 2022.
Roma, 13 luglio 2022
La Giunta